Sono trascorsi più di dieci anni da quando ho letto Mille splendidi soli di Khaled Hosseini e lo ricordo ancora come il libro che mi ha commossa più di qualunque altro. E mi ha commossa talmente tanto che anche nei mesi successivi, ripensando alle scene più critiche, le lacrime mi scendevano da sole e mi chiedevo perché le cose fossero andate a finire in questo modo. Lo so che non si tratta di una storia reale, ma si tratta di una storia verosimile, ed è forse per questo che è difficile staccare le emozioni.
Mille splendidi soli è ambientato in Afghanistan, un paese che fino all’11 settembre del 2001 era ignorato pressoché da tutti. Dopo quel terribile giorno l’Afghanistan si è palesato a noi come un paese povero, abitato da gente ignorante, integralista, piena di odio e risentimento. Eppure dopo avere letto questo romanzo mi sono resa conto che la realtà è completamente diversa e che un tempo questa terra doveva essere davvero bellissima, piena di cultura, di splendidi palazzi e splendida gente. Uno di quei poti che sarebbe stato bello visitare.
Mille splendidi soli: scheda del libro
Autore: Khaled Hosseini
Anno di uscita: 2007
Casa editrice: Piemme
Pagine: 496
Protagonista: Mariam e Laila
Altri personaggi: Tariq, Rashid, Nana, Jalil
Mille splendidi soli: un po’ di trama
Protagoniste della storia sono due donne, nate e cresciute in due contesti lontani, molto diverse tra loro sia per storia che per cultura, ma che finiranno per essere accomunate da uno stesso destino. Tra loro nascerà un’amicizia bellissima, profonda e sincera che le aiuterà ad attraversare momenti davvero duri.
Mariam è una figlia illegittima, nata da una relazione tra il padre, uomo ricco e rispettato, e la sua serva. La sua esistenza è motivo di vergogna ed è per tale motivo che sarà costretta prima a vivere isolata da tutto e da tutti, poi a sposare un uomo molto più grande di lei che diventerà il suo carnefice.
Laila è giovane, è cresciuta in una famiglia amorevole e piena di stimoli, ed è innamorata di Tariq, il suo amico di sempre. Ma la guerra e le violenze le faranno perdere gli affetti più cari e si ritroverà da sola ad affrontare le avversità della vita.
Basta, non vi dico altro perché la storia ha molti momenti e la trama è ricca di colpi di scena che ti tengono incollata alle pagine del libro e fai veramente fatica a staccartene.
La storia dell’Afghanistan. dai palazzi reali alle guerre
A fare da sfondo a tutta la storia c’è l’Afghanistan, un paese martoriato da tante guerre: prima il colpo di stato che ha scacciato la monarchia ed ha fatto nascere la repubblica; poi la guerra contro l’Unione Sovietica dal 1979 al 1989; poi la guerra civile tra le diverse etnie; poi l’arrivo dei talebani; poi il famoso 11 settembre. E questo paese, che un tempo era uno splendore, si è trasformato in un luogo dove nessuno vorrebbe mai andare.
La condizione delle donne
Il romanzo mette in evidenza anche la difficile condizione delle donne, costrette non soltanto ad andare in giro interamente coperte dal burqa, ma private di tutti i diritti, equiparate quasi a livello di oggetti. Le donne non potevano di fatto fare nulla, erano proprietà dei loro mariti e se venivano scoperte in giro senza un uomo venivano severamente punite. E se stavano male potevano andare solo in alcuni ospedali, dove tra l’altro mancava di tutto.
La scrittura di Khaled Hosseini è molto scorrevole e sa trattare le emozioni con il dovuto riguardo: non te le racconta, ma semplicemente te le fa vivere.
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