Cosa vedere a Matera: sassi, chiese rupestri e stradine dal fascino incredibile

In questa piccola guida vi indicherò cosa vedere e cosa fare a Matera, capitale europea della cultura per il 2019.

Da quando è stata nominata Capitale Europea della Cultura per il 2019 e da quando la guida Lonely Planet l’ha inserita tra le mete consigliate da visitare nel 2018, il mio interesse nei confronti di Matera è andato sempre più  crescendo. Ed è per questo che alla prima occasione sono andata a visitarla, sfruttando un bellissimo e soleggiato ponte di primavera, la stagione dell’anno che più prediligo.
Confesso che avevo un po’ il timore che le mie alte aspettative potessero essere tradite, come spesso accade quando desideri tanto qualcosa, ma devo ammettere che non è stato così.

Matera infatti mi è piaciuta tantissimo, ho scoperto una città dal fascino infinito, che va vista, va visitata, va vissuta e alla quale bisogna dedicare un po’ di tempo. L’ideale sarebbe almeno un paio di giorni, sia perché la città è grande e ci sono molte cose da vedere, sia perché le sue stradine tutte in salita ed in discesa mettono a dura prova anche i fisici più allenati, e ad un certo punto occorre fermarsi per prendere fiato.
Ma se come me avete a disposizione un solo giorno per visitare Matera, non demordete, potrete concentrarvi sulle attrazioni principali e magari provare a fare una delle tante visite guidate che vengono proposte sul luogo.

Che cosa sono i Sassi di Matera?


Matera caseMatera viene definita “la città dei sassi“, una definizione che l’ha resa celebre in tutto il mondo. Ma cosa sono realmente i sassi di Matera?

I sassi  sono le abitazioni scavate all’interno della roccia, la calcarenite, di cui la zona è molto ricca.  Praticamente delle caverne, con delle facciate esterne a volte anche molto decorate, e gli interni arredati come delle normali abitazioni. Io ne ho visitate giusto un paio e la prima cosa che ho notato è la forte escursione termica tra ambiente esterno e ambiente interno. Fuori, con il sole che picchia forte e si riflette sulla roccia bianca, si suda parecchio e si ha bisogno continuamente di bere. Ma all’interno la temperatura scende, nelle zone più interne può arrivare anche a 14 gradi, e l’umidità la fa da padrone.

Storia di Matera: da vergogna dell’Italia a Capitale Europea della Cultura


La vita all’interno dei sassi non doveva essere semplice. Le famiglie molto numerose vivevano spesso ammassate in ambienti non molto grandi, costretti a coabitare con gli animali, soprattutto gli asini, necessari sia per il trasporto e gli spostamenti, sia perché fungevano da riscaldamento. Le condizioni igieniche erano pessime, ci si ammalava spesso e si moriva anche per la febbre, e la mancanza di un acquedotto rendeva tutto ancora più difficile.  Inoltre la difficoltà negli spostamenti aveva reso Matera una città isolata, abbandonata a se stessa, impossibilitata a crescere e a migliorarsi.

Ed è proprio in queste condizioni che la vide per la prima volta il presidente De Gasperi, nel 1950, definendo la città “la vergogna d’Italia“, a causa delle pessime condizioni in cui la popolazione era costretta a vivere.

Oggi Matera non è più quella di un tempo, il degrado è solo un lontano ricordo, e vanta riconoscimenti prestigiosi. Nel 1993 infatti è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e nel 2019 sarà Capitale Europea della Cultura. Un bel balzo in avanti che premia l’impegno del governo che ha fatto costruire abitazioni più agevoli per la popolazione ed ha provveduto a valorizzare l’intero territorio.

Cosa vedere a Matera: Sasso Barisano e Sasso Caveoso


I due principali quartieri costruiti nella roccia sono il Sasso Caveoso ed il Sasso Barisano. Il Sasso Caveoso è forse quello più caratteristico, quello che ha mantenuto l’aspetto di un tempo, con un alto numero di case-grotta, mentre il Sasso Barisano presenta facciate molto più decorate ed abbellite ed ha un aspetto più turistico. Io ho visitato il Sasso Caveoso grazie ad una guida del posto che mi ha portata a scoprire aspetti che probabilmente non avrei notato. Come le chiese rupestri, anche esse scavate nella roccia, il cui fascino è veramente incredibile. Quella che mi ha colpita di più e la Chiesa di Santa Maria dell’Idris, costruita sulla parte alta di uno sperone roccioso, la cui facciata sembra perfettamente inglobata nella roccia, e al cui interno sono presenti numerosi affreschi in stile bizantino.

Se avessi avuto più tempo mi sarebbe piaciuto passeggiare per le viuzze senza una meta ben precisa, lasciandosi guidare dall’istinto, e magari concedersi una passeggiata con le luci della sera.

Visitare una casa dentro un sasso a Matera


Matera interno casa-grotta

Oggi le vecchie case grotta, che sono il vero simbolo della città di Matera, sono state tutte recuperate e riqualificate. Alcune di esse sono state trasformate in strutture ricettive o in ristoranti. Altre invece sono state ricostruite esattamente come erano tanti anni fa, diventando delle vere e proprie case-museo visitabili. Grazie a queste ricostruzioni e grazie alle informazioni che ci danno le guide turistiche del posto, possiamo vivere un’esperienza unica e per qualche minuto rivivere le sensazioni e le atmosfere di queste abitazioni.

Tra le case vi consiglio di visitare la casa-grotta di Vico Solitario e la casa-grotta del Casal Nuovo.

Cosa vedere a Matera: le Chiese Rupestri


matera chiesa Idris 3Le abitazioni non sono gli unici ambienti ad essere stati ricavati all’interno delle rocce. Ci sono anche le chiese. Le Chiese Rupestri, sparse sia tra i sassi sia nel Parco delle Murgia, sono 155 e sono un vero gioiellino. Esattamente come per le abitazioni, anche le chiese sono  state interamente ricavate nella roccia ed alcune di esse hanno facciate più o meno definite.

All’interno sono decorate con affreschi e disegni secondo lo stile bizantino. Tra le più belle la chiesa dalla Madonna dell’Idris, la chiesa della Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, Santa Lucia alle Malve, San Pietro BarisanoMadonna delle Vergini.

I prezzo del biglietto per visitare una singola chiesa è di € 3,00. Esistono comunque dei biglietti cumulativi che consentono di vedere più chiese ad un prezzo ridotto.

Cosa vedere a Matera: la parte in piano


Anche la parte in piano merita una visita. Qui sono presenti moltissimi tra i più bei palazzi della zona e la maestosa Cattedrale, con la facciata esterna in stile romanico e l’interno molto più ricco e decorato in perfetto stile barocco. E poi come non citare i numerosi punti belvedere dove ammirare tutta la città dall’alto e dove fare bellissime foto ricordo.

Foto panoramica di Matera dall’alto


Panoramica Matera dal Parco delle MurgiaEsattamente di fronte Matera si trova il Parco della Murgia ed una montagna dove sono state girate le scene della crocifissione nel film “La Passione di Cristo” di Mel Gibson. Volevo andare lì in prossimità del tramonto, in modo da potere scattare delle foto panoramiche su tutta la città con la luce giusta, ma il mio scarsissimo senso dell’orientamento, unito ad un’altrettanto scarsissima pazienza ed un navigatore che mi ha portata da tutt’altra parte, mi avevano fatto alzare bandiera bianca. Questa rinuncia suonava come un’amara sconfitta, sapevo che l’avrei ricordata per sempre, ma il segreto sta nel circondarsi di persone a te complementari, capaci di colmare le tue lacune e capaci di portati esattamente dove vuoi andare. E così mio marito, dopo una piccola ricerca, ha semplicemente inserito nel navigatore “Belvedere di Murgia Timone” e siamo arri vati a destinazione. Giusto in tempo, quando il sole stava tramontando e si accendevano le prime luci della sera. Il modo migliore per concludere questa splendida giornata.

Informazioni su Giusy 103 Articoli
Laureata in Beni Culturali , attualmente sto proseguendo gli studi in Storia dell'Arte presso l'Università di Palermo. Dopo aver accumulato molti anni di esperienza nel settore dell'informatica, ho deciso di seguire la mia passione per la cultura e il territorio, fondando il blog ioamolasicilia.com, dedicato alla valorizzazione della Sicilia. Sono inoltre presidente dell'Associazione Culturale Pantarei che promuove eventi culturali e iniziative artistiche.

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